Tutti gli articoli di FotografoDigitale

Come nasce una grande foto? “Lost in space” di Erez Marom raccontata dall’autore

Arrivare alla penisola di Snæfellsnes in Islanda non è esattamente agevole.
Scattare in condizioni difficili (Febbraio in Islanda…) richiede pianificazione ed esperienza ma i risultati possono dare grandi soddisfazioni.
La soddisfazione è ancora maggiore se si è in grado, come in questo caso, di documentare tutto il processo che ha portato dalla ripresa all’immagine finale.

Lost in Space

Erez Marom, l’autore di questo scatto, “Lost in space”, racconta in un post tutti gli step del del lavoro dietro quest’immagine che, come spiega l’autore, è un panorama verticale ottenuto dalla composizione in post-produzione di quattro scatti; in totale la foto risulta essere di circa 40 megapixel.

Utilizzando una Canon 5D MKIII ed un’ottica Samyang da 24mm f/1.4, le riprese sono state impostate a 15 secondi con ISO 3200: con questa fotocamera una simile alta sensibilità permette di raccogliere tanti dettagli (lo sfondo stellato) ed al contempo tenere un livello qualitativo più che accettabile.

In seguito con Adobe Camera RAW, Photoshop ed un particolare plug-in per la correzione di immagini panoramiche, PTLens, ha corretto (e ne spiega i passaggi) numerosi dettagli cromatici e di qualità dell’immagine.

Erez Marom Lost in Space Dpreview fotografia-digitale.com

[Fonti: DPReview e Erez Marom]

Share

Il fotoritocco e la post-produzione prima dell’era Photoshop? Ecco come funzionava…

Certo… al giorno d’oggi con PhotoShop è possibile quasi tutto.
Il fotoritocco ha raggiunto livelli veramente incredibili e, spesso, l’originale di una foto è così banalmente differente dalla versione definitiva per la pubblicazione.
Nonostante questi strumenti, molti fotografi scelgono ancora di non ritoccare le proprie immagini, lasciando all’immediatezza dello scatto, e degli errori che ne possono incorrere, il vero valore di una foto.

Tuttavia, fino a non molti anni fa, tutto questo non esisteva e le correzioni di tono, colore e luminosità venivano effettuate in camera oscura da veri e propri artisti.
Ecco dunque come si lavorava prima di PhotoShop e del digitale.
La famosa agenzia Magnum Photos di New York apre i propri archivi e svela come alcune delle foto più note siano state ritoccate tramite gli appunti e le note di Pablo Inirio, lo stampatore ufficiale dell’Agenzia.

Possiamo vedere come venissero post-prodotte foto come quella di James Dean o di Audrey Hepburn: schiarendo o addirittura bruciando zone e riducendo il contrasto di altre zone tramite mascherature.

fotoritocco prima di photoshop il

Ogni foto veniva stampata decine di volte con le modifiche volute, con un lavoro ed una capacità che rasentano l’arte.

post produzione

Ogni minimo dettaglio veniva vagliato: dal tempo di esposizione alla composizione chimica dei reagenti, dal tipo di carta all’effetto chiaroscuro da ottenere.

fotoritocco

La maggiore sorpresa deriva forse dal fatto che Pablo Inirio lavora ancora per Magnum nello stesso modo, anche nel pieno dell’era digitale, anche se qualcosa è cambiato (è passato ad Ilford quando Agfa ha chiuso i battenti): “I collezionisti e le gallerie prediligono ancora le stampe su carta”.

[Fonti: The Literate Lens e FSToppers]

Share

Quali sono le migliori app per Android ed i suggerimenti per condividere le nostre fotografie questa estate?

Quest’estate non vi staccherete nemmeno un attimo dal vostro smartphone Android?

Ecco alcuni consigli per chiunque voglia scattare e condividere l’estate più social di sempre.

Facebook Android AppFacebook

Come rimanere scollegati dal più grande social network del mondo d’estate?

Facebook continua a migliorare l’app rendendo sempre più facile creare album di foto e caricarne direttamente da dispositivi Android.

Gli strumenti di ritocco fotografico dell’app sono piuttosto primitivi per cui, probabilmente, prima di caricarle online, è consigliabile ritoccare e togliere le imperfezioni più evidenti tramite altre app fotografiche, anche con la stessa app di cattura foto.

flickr android appFlickr

Non può mancare l’app collegata al più grande sito dedicato alla fotografia del mondo.

A partire da questa primavera, Yahoo, proprietaria di Flickr, ha ampliato ad un terabyte lo spazio disponibile per gli album fotografici gratuiti.
Una quantità enorme per raccogliere tutte le nostre fotografie e confrontarle con milioni di utenti, talvolta anche professionali, molto spesso veramente bravi, in tutto il mondo.
Con un account di Yahoo, del tutto gratuito possiamo creare il nostro album Flickr.
Con l’app di Fickr per Android possiamo aggiungere, taggare, categorizzare e ovviamente caricare tutte le nostre foto.
Quale miglior modo di condividere i migliori scatti?

Trip-JournalTrip-Journal

Ecco un’app particolare: un vero e proprio album di viaggio in cui unire fotografie ad appunti e riferimenti geografici.
Trip-journal è disponibile come app sia per Android che per iOS ed anche su Facebook e si integra con tutti gli altri siti di fotografia.
Geotaggando il nostro percorso ed unendo le nostre impressioni dei luoghi visitati, possiamo scrivere il diario di un viaggio come non mai e condividerlo con tutti i nostri contatti, praticamente in tempo reale.

Ecco infine i consigli sempre validi per scattare al meglio e salvare le fotografie in vista del rientro a casa (e della condivisione e/o stampa):

  • salvate le vostre foto sempre su una schedina SD o Micro-SD a seconda del modello del cellulare e/o smartphone,
  • controllate di avere sempre spazio sufficiente sul device: scattare tante foto e tanti video una volta presi dall’entusiasmo può riempire anche gli smartphone più potenti
  • se possibile, create, prima di partire, un account (sono sempre gratuiti) su Flickr, DropBox o Box.com ed impostate il vostro smartphone per il trasferimento delle foto in una cartella dedicata alle foto estive,
  • spesso alcune foto fatte con gli smartphone risentono di un problema banale e facilmente risolvibile: pulire la lente della fotocamera che spesso risulta essere segnata da un’impronta digitale (la nostra, spesso, senza chiamare in causa CSI) che rende la foto decisamente annebbiata,
  • infine, se vi recate all’estero, ricordate di controllare se il vostro piano telefonico preveda o meno la connessione ad internet: in caso contrario, disattivatela la connessione dati ed affidatevi al Wi-Fi libero disponibile in tantissimi luoghi in Europa e nel mondo per il caricamento delle foto.
  • Share

    Gianni Berengo Gardin: Storie di un fotografo. A Palazzo Reale a Milano fino al 8/9/2013

    Una grande retrospettiva a Milano permette di conoscere un grande Maestro della Fotografia.

    Il Comune di Milano e Palazzo Reale, con la collaborazione di Tre Oci, Fondazione Forma, Civita Tre Venezie, presentano la mostra Gianni Berengo Gardin – Storie di un fotografo, a cura di Denis Curti.

    Più di 180 immagini raccolte in nove macro sezioni – Gente di Milano, Morire di classe, Dentro le case, Venezia, Comunità romaní in Italia, I baci, Dentro le case, Fede religiosità riti, Berengo Gardin reporter: le collaborazioni con Il Mondo e il Touring Club Italiano – tracciano i momenti fondamentali dell’attività fotografica di una delle figure più prominenti e longeve del fotogiornalismo italiano, Gianni Berengo Gardin.

    «Non mi interessa essere un artista, sono un testimone della mia epoca», ha ripetuto in più occasioni il fotografo ligure. Gardin inizia la sua carriera di fotoreporter nel 1965, lavorando per Il Mondo di Mario Pannunzio. Negli anni successivi ha collaborato con Domus, Epoca, Le Figaro, L’Espresso, Time. Dal 1990 è membro dell’agenzia fotografica Contrasto, la cui casa editrice ha realizzato nel 2005 il libro antologico Gianni Berengo Gardin.

    Maggiori informazioni sul sito ufficiale della mostra.

    Quando: Dal 14/06/2013 al 08/09/2013
    Orari: Lunedì: dalle ore 14.30 alle ore 19.30; martedì, mercoledì, venerdì e domenica: dalle ore 9.30 alle ore 19.30; giovedì e sabato: dalle ore 9.30 alle ore 22.30
    Dove: Palazzo Reale, Milano
    Telefono: 02 54917

    Share

    Fujifilm annuncia la nuova compatta ad obiettivi intercambiabili X-M1: piccola ma molto versatile

    Nella cornice di una Milano presa di sorpresa da una grandine a Luglio, Fujifilm Italia ha presentato una nuova nata nella già pluripremiata serie X: la nuova Fujifilm X-M1.

    fujifilm X-M1 left

    Il look è meno retrò, rispetto alle già note X100 e X-Pro1, ma la compattezza e le funzioni sono di tutto rispetto.

    Si tratta di una fotocamera compatta con un sensore X-Trans in formato APS-C (pari a quello di molte reflex) ed una risoluzione di 16 Megapixel, una gamma di sensibilità ISO da 100 a 25.600, video full-HD e Wi-Fi integrato (ideale per tablet e smartphone), le caratteristiche sono perfettamente in linea con quanto richiesto dagli utenti prosumer.

    fujifilm X-M1 right

    A differenza delle altre fotocamere della Serie X non dispone di un mirino ottico/elettronico ma solo di un (generoso) display da 3″ e 920k pixel ribaltabile e ad alta leggibilità anche in piena luce solare.

    Sul sito Fujifilm Global sono disponibili numerose foto già scattate con la nuova X-M1: possiamo renderci conto delle effettive potenzialità con differenti obiettivi.

    Share

    L’ultima puntata di Dr. House girata con una Canon EOS 5D MkII: una nuova era per il filmmakers?

    canon 5d mark iiSi è scatenato un vero putiferio, degno della vis polemica di Greg House, all’annuncio avvenuto tramite Twitter di Greg Yaitanes, regista di tutte e 6 le serie di Dr. House, che l’ultima puntata della sesta serie (in onda negli USA il 17 Maggio) sia stata girata interamente con una Canon 5D Mark II.

    E’ disponibile uno stralcio dei tweet con i quali Yaitanes spiega le tecniche, le modalità e gli obiettivi (Canon, 70-200, 35, 85 e il 24-70) e le sue impressioni.

    In precedenza, solo alcune brevi parti del famoso Saturday Night Live Show erano state riprese con una 5D, ma mai una produzione così popolare (e con un budget alto) aveva preso in considerazione una fotocamera al posto dei consueti sistemi di ripresa video!

    Alcune note interessanti:
    – la scelta della 5D è stata presa, pare, per motivi di ripresa in spazi ridotti,
    – sono stati usati circa 18 GB di materiale video (su Compact Flash) per un totale di 22 minuti di girato,
    – i principali problemi rilevati dal regista riguardavano la messa a fuoco, difficoltosa o perlomeno complicata per chi è abituato ad una macchina da ripresa,
    – il livello qualitativo (@ 24 fps) è risultato (a detta del regista) “lovely”.

    [ Via Photocinenews e Petapixel ]

    Share

    Annunciata la Canon EOS 550D: una mini 7D o la migliore entry-level?

    canon 550dCanon annuncia la nuova Canon EOS 550D, una reflex digitale difficile da classificare.

    Alcune delle specifiche tecniche:

  • sensore CMOS da 18 Megapixel in formato APS-C
  • processore DIGIC 4 processor con range ISO 100-6400 (espandibile a 12800)
  • raffica di scatti fino 3.7fps
  • registrazione video Full HD con controllo manuale e frame rate selezionabile
  • display Clear View LCD da 3″ con rapporto 3:2 LCD e 1,040 pixel
  • iFCL metering System con sensore a 63-zone
  • connettore per microfono esterno (e microfono stereo incorporato)
  • funzioni di video editing
  • compatibilità con le schede Eye-Fi
  • e molto di più!

    Il punto è che la Canon EOS 550D è per molti versi una ‘mini 7D’, non solo per il banale confronto con la risoluzione in megapixel con la pro-DSLR, ma anche per molte funzioni e caratteristiche derivate direttamente dalla 7D.
    Rimane un po’ di disorientamento per modelli come la 50D, schiacciata in mezzo a due prodotti ben posizionati, e per l’entry level (1000D in pensionamento?).

    Anche le DSLR di fascia più bassa risultano essere complete come le professiali; ad esempio la EOS 550D comprende il sistema di misurazione iFCL introdotto per la prima volta con EOS 7D. Novità per la nuova piccola EOS è la possibilità di impostare il limite massimo del valore ISO Auto, per controllare ed eventualmente contenere, la quantità massima di rumore nelle immagini.

    La Canon 550D sarà nei negozi a partire da marzo 2010. Il prezzo di listino di Canon Italia è di 750 euro Iva inclusa per il solo corpo macchina e di 850 euro in kit con l’ obiettivo zoom standard EF-S 18 – 55mm 3,5-5,6 IS.

    Share

    Si incontrano gli appassionati Pentax. Il 24 maggio ci sarà il Pentax Day, con Fowa

    Si terrà il prossimo 24 maggio a Pergine Valsugana, in provincia di Trento, la 14ma edizione del Pentax Day, curata dall’Asahi Optical Historical Club (Aohc) e che vedrà anche la partecipazione di Fowa, l’attuale distributore del marchio giapponese.
    L’incontro prevede tra l’altro uno stage fotografico, la scelta delle foto per il calendario Aohc 2010, una mostra collettiva dei soci dell’Asahi Optical Historical Club e l’esposizione “storica” di fotocamere, obiettivi, accessori e binocoli Pentax.
    Fowa presenterà le ultime novità Pentax e metterà a disposizione del pubblico obiettivi e corpi macchina in prova.

    Ed è possibile che di novità si possa parlare molto: almeno a seguire le voci che si susseguono sul Web proprio in quei giorni dovrebbe essere lanciata la nuova reflex digitale K-7 (o K7D), che sempre secondo indiscrezioni monta un sensore da 14,6 Megapixel, ha funzioni di registrazione video HD e una raffica da 5,2 fotogrammi al secondo.

    E’ possibile scaricare il programma dell’evento Pentax Day 2009 direttamente dal Sito Fowa.

    Share

    Nikon D5000: fine dei rumors, inizio dell’attesa!

    nikon d5000Alla fine è stata annunciata la nuova Nikon D5000: dopo qualche settimana di rumor e di foto rubate, ecco finalmente l’annuncio ufficiale!

    Bella ma… dove la metto?

    Probabilmente la migliore collocazione è tra la D60 e la D90.

    Alcune caratteristiche.

    Sensore Nikon EXPEED da 12,3 megapixel (ormai uno standard per Nikon), registrazione video HD 720p a 24 fps.
    Tra le cose più interessanti, il display da 2,7″ (da 230.000 pixel, non quello della D90) è ruotabile ed incernierato alla base, consente un uso migliore della funzione Live View, ora attivabile tramite un pulsante dedicato.
    Sensibilità ISO da 200 a 3200, autofocus a 11 punti con 3D focus tracking ed una serie di strumenti di ritocco dell’immagine già sulla fotocamera.
    La D5000 supporta anche l’unità GPS GP-1 per il geo-tagging delle foto.
    Al pari della D60 il motore autofocus non è integrato nel corpo, per cui la D5000 utilizzerà le stesse ottiche delle D40/D40X/D60.

    Il prezzo per il solo corpo dovrebbe essere di circa 699 euro mentre il kit con l’obiettivo 18-55 VR dovrebbe costare 799 euro; la D5000 dovrebbe essere disponibile nel mese di maggio.

    Maggiori dettagli sul sempre ottimo DpReview che ha già pubblicato una preview completa della Nikon D5000.

    Share

    PhotoShow 2009: il report in preparazione!

    photoshow 2009Di ritorno dal PhotoShow 2009 di Milano!

    Due padiglioni di FieraMilanoCity che, nonostante il momento di crisi (…) mondiale, hanno riservato comunque qualcosa di interessante.

    Una parte delle foto scattate negli stand, a prodotti e accessori, è già disponibile online sull’album Flickr di Fotografia-Digitale.com.

    Di sicuro interesse l’anteprima assoluta per la Canon EOS 500D, annunciata da poco e disponibile in un esemplare campione: la prima impressione ‘esterna’ è identica alla EOS 450D (di un anno fa…): molto ancora da provare con il nuovo sensore da 15 MP ed il processore Digic 4.

    canon eos 500DOltre a ciò diversi software, i relativi workshop, molti accessori e qualche curiosità.

    In particolare la misteriosa Olympus compatta ma con obiettivo intercambiabile, di cui però non si conoscono altri dettagli.
    Pare essere la stessa fotocamera basata sul nuovo standard Micro Four Thirds annunciata al Photokina 2008 (!) di cui ha scritto DPReview.
    Infine il consueto mercatino dell’usato nel quale si trovano ormai non solo fotocamere a pellicola ma già molto ‘vecchiume’ digitale.

    Share