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Regola dei terzi: cos’è e come applicarla alle nostre fotografie

La regola dei terzi è una tecnica fotografica essenziale che è stata utilizzata per secoli in pittura.
Può essere applicata a qualsiasi soggetto per migliorare la composizione ed il bilanciamento delle nostre immagini.

regola dei terzi

In poche parole, la regola dei terzi richiede di dividere (mentalmente, per cominciare) la nostra immagine usando due righe orizzontali e due verticali, come potete vedere nelle foto sottostanti.

Queste linee ‘di costruzione‘ sono fondamentali in quanto posizioneremo i soggetti lungo queste linee o nei punti di intersezione.

regola dei terzi

L’idea di base è che una composizione sbilanciata rispetto al centro dell’immagine sia più piacevole per l’occhio umano e risulti più naturale di un perfetto posizionamento centrale.
Permette anche di utilizzare molto le zone ‘morte‘ attorno al soggetto, normalmente non considerate.

Quando stiamo per scattare una foto, immaginiamo l’inquadratura come si vede nelle foto: cerchiamo quali elementi della foto siano i più importanti e proviamo a posizionarli vicino alle linee o alle intersezioni delle stesse.

Non si tratta di una regola ferrea e molte possono essere le eccezioni, tuttavia, una volta consapevoli di questa semplice regola, probabilmente saremo in grado di riconoscerla in tutte le fotografie che vediamo ogni giorno (spesso lo stesso fotografo ne è inconsapevole…).

In più, lo spostamento verso un lato del soggetto tende a ‘dare una direzione’ all’immagine stessa, spostando l’attenzione su un punto dove il soggetto principale sta guardando o tende a dirigersi.

regola dei terzi regola dei terzi

Spesso, il cropping (tagliare parti ai lati della fotografia) aiuta a costruire un miglior posizionamento secondo la regola dei terzi.

Quali strumenti possiamo utilizzare?

Molte fotocamere, sia reflex che compatte, possiedono la possibilità di sovrapporre una griglia di riferimento al display, in fase di scatto.
Alcune reflex permettono inoltre di attivare la griglia direttamente nell’oculare.

Possiamo anche utilizzare questo interessante tool online che consente di sovrapporre ad ogni pagina web una griglia e studiare la migliore composizione.
Si tratta di un bookmarklet, cioè uno strumento da aggiungere alla barra dei preferiti, che funziona con la maggior parte dei browser (e dei computer) attualmente in circolazione.

regola dei terzi

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Silvia Grav, con la sua ricerca fotografica in bianco e nero, diventa Artista del mese su WeTransfer

Per chi usa WeTransfer, il sistema di trasferimento di file di grosse dimensioni, può essere un dettaglio.

silvia grav wetransfer

Tuttavia, le immagini di sfondo non passano mai inosservate: si tratta sempre di fotografie di notevole livello qualitativo.

silvia grav wetransferPer il mese di Ottobre, WeTransfer ha scelto la ricerca fotografica in bianco e nero ed il fotoritocco professionale di Silvia Grav, una fotografa di Madrid che sta portando avanti un percorso personalissimo di ricerca delle immagini.

Oltre alla qualità degli scatti, la Grav aggiunge elementi di fotoritocco e post-produzione che rendono le sue immagini davvero uniche, spesso inquietanti e drammatiche.

Potete seguire Silvia Grav su Facebook, sul sito web personale e soprattutto su Instagram e su Flickr, dove Silvia cura molto le proprie gallerie.

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Come nasce una grande foto? “Lost in space” di Erez Marom raccontata dall’autore

Arrivare alla penisola di Snæfellsnes in Islanda non è esattamente agevole.
Scattare in condizioni difficili (Febbraio in Islanda…) richiede pianificazione ed esperienza ma i risultati possono dare grandi soddisfazioni.
La soddisfazione è ancora maggiore se si è in grado, come in questo caso, di documentare tutto il processo che ha portato dalla ripresa all’immagine finale.

Lost in Space

Erez Marom, l’autore di questo scatto, “Lost in space”, racconta in un post tutti gli step del del lavoro dietro quest’immagine che, come spiega l’autore, è un panorama verticale ottenuto dalla composizione in post-produzione di quattro scatti; in totale la foto risulta essere di circa 40 megapixel.

Utilizzando una Canon 5D MKIII ed un’ottica Samyang da 24mm f/1.4, le riprese sono state impostate a 15 secondi con ISO 3200: con questa fotocamera una simile alta sensibilità permette di raccogliere tanti dettagli (lo sfondo stellato) ed al contempo tenere un livello qualitativo più che accettabile.

In seguito con Adobe Camera RAW, Photoshop ed un particolare plug-in per la correzione di immagini panoramiche, PTLens, ha corretto (e ne spiega i passaggi) numerosi dettagli cromatici e di qualità dell’immagine.

Erez Marom Lost in Space Dpreview fotografia-digitale.com

[Fonti: DPReview e Erez Marom]

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